Per 36 anni non ho mai bevuto vino. Non mi è mai piaciuto.
Forse perché non ho mai avuto l’occasione di provare un vino davvero buono, forse perché nessuno mi ha mai insegnato a degustarlo nel modo corretto e a comprenderlo.
Oppure, più probabilmente, perché nel mondo dello sport l’alcol è sempre stato visto come un nemico da evitare a tutti i costi.
Poi, col tempo, ho iniziato a sentire sempre più persone – amici, clienti, compagni di allenamento – parlare del vino con entusiasmo. Mi raccontavano delle loro bottiglie preferite, delle degustazioni, dell’abbinamento perfetto con un piatto.
Allora ho iniziato a chiedermi: e se mi stessi perdendo qualcosa?
Così ho deciso di mettermi in gioco. Mi sono iscritto a un corso serio di degustazione del vino, con l’idea di capirci davvero qualcosa, partendo da zero e senza pregiudizi.
Devo dire che è stata un’esperienza incredibile: mi è stato subito chiaro che il vino è un mondo enorme, fatto di cultura e storia.
Ho anche scoperto il valore della qualità, della tradizione, dei legami al territorio, così come dell’innovazione e della tecnica.
Questo mi ha permesso di cambiare paradigma e di rivalutare il vino non solo come prodotto di consumo, ma come esperienza sensoriale e fenomeno di cultura.
Ma la domanda più importante per me rimaneva: il vino può far parte dello stile di vita di uno sportivo?
Se sì, quanto vino può bere uno sportivo?
Ho cercato di capirlo basandomi sulla scienza.
Ecco cosa ho scoperto…
Parliamoci chiaro: se fai sport e bevi bottiglie intere di vino, qualche problema c’è. Ma se parliamo di un bicchiere ogni tanto, la situazione è diversa.
Le linee guida dell’OMS dicono che, in generale, un consumo “moderato” equivale a:
- 1 bicchiere (125 ml) al giorno per le donne
- 1-2 bicchieri (250 ml) al giorno per gli uomini
Per uno sportivo, però, le cose cambiano.
Il metabolismo dell’alcol interferisce con diversi processi fisiologici cruciali per la performance.
Non voglio dilungarmi troppo su questo aspetto che mi sembra banale: assumere alcool poco prima di una competizione sportiva è una vera sciocchezza. L’alcool riduce i riflessi, la coordinazione e la precisione dei movimenti, aumentando così il rischio di infortuni. Inoltre influisce sulla frequenza cardiaca e sulla pressione sanguigna, rendendo più difficile il trasporto dell’ossigeno ai muscoli.
Se il mio obiettivo è perdere e fare una pessima figura, allora bere vino va benissimo. Ma se voglio dare il massimo e performare al meglio, forse andrebbe evitato.
I problemi che si creano durante la competizione li abbiamo superficialmente elencati. Adesso voglio invece concentrarmi su cosa succede al nostro corpo nelle ore successive all’assunzione di alcool.
Come interagisce con i processi metabolici di uno sportivo?
Per riuscire ad approfondire questa tematica mi sono basato sulla ricerca del professor Barnes, che nell’articolo pubblicato nel 2014 su Sport Medicine e intitolato “Alcohol: impact on sports performance and recovery in male athletes”, afferma che l’alcol può influenzare negativamente il recupero muscolare, la sintesi proteica e l’adattamento all’allenamento.
Cercando di riassumere la mole di risultati di questa ricerca e fornirti solo i dati che ti possono interessare, ti posso confermare che l’alcool:
• Danneggia il recupero muscolare. Se bevi dopo un allenamento intenso i tuoi muscoli ci metteranno più tempo a riprendersi. Ciò accade perchè l’alcool ostacola la riparazione muscolare (aumentano i marker di infiammazione nel sangue, peggiorando il dolore muscolare post-esercizio) e riduce la sintesi proteica. Infatti l’alcol abbassa i livelli di testosterone (ormone fondamentale per la crescita muscolare) e aumenta il cortisolo (ormone dello stress), favorendo così la degradazione muscolare.
• Disidrata. Ha un effetto diuretico che può compromettere l’equilibrio di liquidi e minerali essenziali per la performance.
• Rallenta il metabolismo dei grassi. Il corpo dà priorità alla metabolizzazione dell’alcool, mettendo in pausa l’ossidazione dei grassi.
• Peggiora il sonno. Anche in quantità moderate, l’alcool può ridurre la qualità del sonno profondo, cruciale per il recupero. Sappiamo tutti quanto dormire bene sia fondamentale per uno sportivo.
Con i quattro punti che hai appena letto volevo renderti consapevole che anche un consumo “moderato” di vino può avere effetti negativi sugli sportivi, soprattutto se assunto prima o subito dopo un allenamento. Tuttavia, se inserito in modo intelligente nella propria routine, può far parte di uno stile di vita attivo, senza compromettere la performance. I latini dicevano “in medio virtus stat” ovvero la virtù sta nel non eccedere.
Dunque, oltre al “quanto bevi” è anche il “quando bevi” che fa tutta la differenza del mondo.
Ci sono momenti in cui il vino è un pessimo alleato e altri in cui te lo puoi concedere senza troppi pensieri.
I 3 momenti peggiori per bere vino:
❌ Prima dell’allenamento o della gara: l’alcool rallenta i riflessi, riduce la coordinazione e aumenta il rischio di disidratazione.
❌ Subito dopo un allenamento pesante: il corpo ha bisogno di liquidi, proteine e carboidrati per recuperare, ma l’alcool interferisce con questi processi.
❌ La sera prima di una competizione: anche un solo bicchiere può compromettere il sonno e la reattività.
I 2 momenti migliori per bere vino:
✅ Durante un giorno di riposo o dopo un allenamento leggero: un bicchiere di vino con un pasto equilibrato può essere un piacere senza impatti negativi sulla performance. Non rovinerà certo i tuoi progressi.
✅ In occasioni sociali: la componente psicologica è importante. Godersi un bicchiere in compagnia può essere un piacere che fa bene all’umore. In contesti di convivialità può aiutare a rilassarsi apportando benefici psicologici.
Vorrei ora soffermarmi su uno degli aspetti più sottovalutati del vino (e dell’alcool in generale): il suo effetto diuretico.
Il suo meccanismo di inibitore dell’ormone antidiuretico (vasopressina), fa sì che aumenti la produzione di urina, favorendo così la perdita di liquidi ed elettroliti.
Per chi si allena regolarmente, questo è un problema. Durante l’attività fisica stai già perdendo una significativa quantità di liquidi ed elettroliti attraverso il sudore.
Secondo la ricerca del professor Burke, pubblicata sul Journal of Applied Physiology (2003), il consumo di alcool dopo l’esercizio fisico riduce la capacità del corpo di ripristinare l’equilibrio idrico, prolungando lo stato di disidratazione e influenzando negativamente il recupero muscolare e la performance nelle sessioni di allenamento successive.
Inoltre la disidratazione influisce sulla termoregolazione, sulla performance aerobica e sulla capacità di recupero. Quindi, se non ti idrati correttamente, la tua performance cala, ti senti più affaticato e sei maggiormente esposto al rischio di crampi muscolari.
Per poter limitare l’effetto disidratante del vino potresti seguire questi semplici consigli:
- Bevi tanta acqua, almeno 500 ml di acqua per ogni bicchiere di vino.
- Evita di bere vino subito dopo l’allenamento, quando il corpo ha bisogno di reidratarsi. In quel momento il corpo necessita di acqua e minerali, non di alcol.
- Assumi elettroliti (sodio, potassio, magnesio) per compensare eventuali perdite. Se sai che berrai un bicchiere di vino, mangia qualcosa ricco in minerali (frutta, verdure, noci, ecc.).
Dopo tutto quello che ho scoperto sul mondo del vino, la mia visione è cambiata. Non lo vedo più come un nemico dello sport, una bevanda che ostacola la performance atletica, ma nemmeno come un elisir miracoloso. Di certo è un elemento della cultura e del piacere che può trovare spazio in una vita attiva se gestito con intelligenza e moderazione.
Quindi, la risposta è sì: il vino può far parte dello stile di vita di uno sportivo.
Se bevi con moderazione e consapevolezza, un bicchiere di vino ogni tanto non rovinerà il tuo allenamento.
Quello che ho imparato e che vorrei trasmetterti è che bisogna:
✔️ Scegliere la qualità, non la quantità.
✔️ Bere con consapevolezza, evitando momenti critici per la performance.
✔️ Compensare gli effetti negativi con una buona idratazione e un’alimentazione bilanciata.
Il segreto è sempre l’equilibrio.
Conoscere il vino, capirlo e apprezzarlo significa anche sapere quando è il momento giusto per berlo e quando è meglio evitarlo.
Concludo con una riflessione personale: si può vivere serenamente anche senza un buon bicchiere di vino, ma probabilmente come per ogni altra rinuncia “senza conoscere, senza provare a degustare, rischi di perderti qualcosa”.
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Luca Russo
Dott. Scienze Motorie
Personal Trainer, Preparatore Atletico
FONTI BLIBLIOGRAFICHE:
Barnes MJ. (2014). Alcohol: impact on sports performance and recovery in male athletes. Sports Medicine
Burke LM, et al. (2003). Effects of alcohol on hydration and recovery after exercise. Journal of Applied Physiology